Le qualità dell'Anima
Lavorare su di sé, così come noi lo intendiamo, significa imparare a stare nel disagio e a non fuggirlo né giudicarlo, ma a illuminarlo con la luce di tutta la propria Presenza e Consapevolezza.
Questo significa che, se dentro di me provo la paura dell'abbandono o del tradimento - per esempio - imparo a non rifiutare quello che sento, ma ad affrontare quel "mostro" che mi mangia le viscere.
Se sono roso dall'invidia, dal senso di rivalsa, dal vittimismo, dall'ingiustizia... non scapperò dallo strazio che mi lacera dentro né additerò come responsabile qualcuno all'esterno di me, ma imparerò giorno dopo giorno a stare in quella sensazione, a guardarla in faccia, finché essa non trasmuterà, lasciando spazio a qualcos'altro.
Un processo scomodo, quindi, non semplice.

Eppure è proprio tutto ciò che (apparentemente) ci è avverso a forgiare la nostra natura, consentendoci di plasmare energie nuove che non avevamo considerato prima dentro di noi.
Perché quello che consideriamo "nemico" - sia esso una persona fisica, una malattia, una categoria di persone, un demone interiore - in fondo, non fa altro che aiutarci a plasmare sempre più e con maggiore precisione la nostra figura. Certo, per farlo è necessario accogliere una prospettiva e un paradigma del mondo non comuni, completamente ribaltati.
Se a livello animico ho bisogno di trovare l'amore in me, non incontrerò chi mi amerà... perché in tal modo mi "aggrapperei" solo a quell'amore proveniente dall'esterno, senza mai farlo nascere in me e per me. Andrò incontro, dunque, all'abbandono, al tradimento, alla delusione. E allora, prima o poi, comprenderò di dovermi amare per primo/a.
Quando, alle elementari, un bambino deve imparare la matematica, non sono gli adulti a fare le operazioni al posto suo: l'insegnante lo pone di fronte a problemi logici, a sottrazioni, addizioni, moltiplicazioni e divisioni... finché non impara a calcolare da sé, finché non sviluppa la logica e la capacità di calcolo. E, finito questo processo di apprendimento, ne iniziano altri via via più complessi, in base all'età dello sviluppo in cui si trova.

E' una metafora, ma è esattamente così che l'Anima sviluppa le sue qualità, andando ad aggiunge