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La Volpe, mutaforma e incarnatrice delle energie creative

Esattamente come il suo cugino Lupo, anche la Volpe è stata demonizzata, cacciata e sterminata nel corso dei secoli. Eppure, la simbologia e le leggende che appartengono a questo animale non sono così negative come persino le fiabe ce le hanno volute dipingere, ma andiamo con ordine.

Volpe e Lupo appaiono insieme nell’immaginario degli antichi popoli germanici e costituiscono la coppia funesta. Non è un mistero che entrambi siano malvisti fin da tempi remoti per i danni che possono provocare all’allevamento e, di conseguenza, alle persone che da esso traevano – e traggono – sostentamento. Insieme, inoltre, fanno parte del bestiario demoniaco del Cristianesimo.

Nei Secoli Bui la Volpe è divenuto il simbolo per antonomasia degli eretici subdoli e scaltri, e le sono state attribuite qualità deprecabili quali la falsità, la disonestà, l’inganno, l’astuzia, l’avidità. Ecco allora che la caccia alla Volpe simboleggiava la perseveranza dell’uomo timorato di Dio nel tentativo di estirpare con tutti i mezzi in suo possesso i fiori del Male che minacciavano l’opera del Creatore.

Volpe fiabe - la volpe e il corvo

Tavola di Léon Rousseau dedicata alla favola de La Volpe e il Corvo, Museo La Fontaine


Persino nelle fiabe – si pensi a quelle di Fedro ed Esopo, per esempio – sono stati riprodotti vizi e peccati della Volpe, ai quali si è unito il riconoscimento della sua intelligenza superiore.

Era, inoltre, associata all’energia femminile in grado di arrecare distruzione, alla tentazione e alla sessualità.

Dall’alto del nostro XXI secolo ci appare chiaro che le caratteristiche assegnate agli animali in passato siano solo scelte arbitriarie dell’uomo. Egli proietta nell’animale peculiarità umane, finendo per sostituirne le caratteristiche reali e giustificare, in tal modo, la sua demonizzazione e persecuzione.

Le credenze popolari europee collegano la Volpe alle streghe, ai maghi, a fate e folletti. Le sembianze di questi animali possono celare esseri demoniaci, persone colpite da terribili incantesimi e persino gli spiriti dei defunti. La Volpe è descritta come la regina delle metamorfosi, una mutaforma ingannevole e falsa dalla quale bisogna tenersi alla larga.

Alcune culture proibiscono di pronunciare il nome della Volpe se non si vogliono liberare le energie negative che esso racchiude. I nomi apotropaici con i quali si nominava l’animale sono differenti, si ricordano ad esempio “la rossa,”, “colei che corre”, “coda lunga”, “piede nero”, “viandante del bosco”. Al contrario, quando si vuole ottenere la benevolenza della Volpe, la si appella con nomi familiari quali “comare”.

In Germania e nell’area indoeuropea, tuttavia, ci sono leggende e credenze che la ritraggono con uno sguardo differente, ritenendola compassionevole e ausiliaria nei confronti dei bisognosi.

I Romani la collegavano alla vegetazione, caratteristica che ha influenzato il folklore europeo.

Un tempo il grano era di fondamentale importanza e dal suo raccolto dipendeva la sopravvivenza di interi villaggi. La Volpe è stata associata ai numerosi rituali della mietitura e nel Nord dell’Europa è arrivata a simboleggiare lo spirito del grano, il quale veniva propiziato con usanze differenti a seconda della zona.