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Maggio

Aggiornamento: 9 giu 2022

La natura profuma, canta e si espande. L’amore che coinvolge tutte le creature si respira nell’aria, insieme a un’atmosfera festosa quasi inspiegabile, ma tangibile. E’ maggio, che deve il suo nome a Maia, feconda e prospera divinità romana associata al risveglio della natura nella stagione primaverile e alla quale era dedicato proprio il primo giorno del mese. Ma maggio, secondo alcuni, deriverebbe anche da Maius, Maiestas, maiores, che indicano la maggiore età di questo mese in cui la primavera non è più fanciulla acerba, ma donna adulta, matura, piena.

E’ un mese che fin da tempi antichissimi fu dedicato alla Grande Madre e il motivo dell’associazione con lei è facilmente intuibile. Tutta la natura ci parla di un’energia femminile molto forte in questo periodo dell’anno, dove l’amore, la vita e la maternità sono elementi portanti di tutto il creato.

madre natura

Dalla Grande Madre si passò in epoca romana a Maia, anche conosciuta come Bona Dea, Fatua o Fauna. Era casta e severa e veniva descritta come una donna vestita con abiti lunghi e un serpente nella mano sinistra levata. Nei suoi templi era esclusa la presenza maschile e fu chiaramente una prefigurazione della Madonna cristiana alla quale ancora oggi è dedicato il mese.

Essendo il quinto mese dell’anno, il suo numero è il cinque. Nel mondo esoterico, dunque, l’associazione con il pentagramma, la stella a cinque punte, è inequivocabile. Esso rappresenta figurativamente la perfezione umana, com’è noto dal disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo, ma anche quella dell’universo, in quanto a ogni punta sono associati gli elementi del mondo naturale e spirituale: acqua, aria, terra, fuoco ed etere. Per questo il cinque è simbolo di vita universale, di individualità, della mediazione tra terra e cielo, ma rappresenta anche l’attività positiva che porta all’evoluzione. Talvolta questa attività può tendere al suo opposto, quindi al negativo e all’involuzione. In alcuni testi antichi, il cinque è associato anche alla dea Venere, che in origine era assai diversa da come siamo abituati a conoscerla.

venere

Ella era infatti una divinità legata alla generazione della vita e al rinnovamento, e ogni primavera riemergeva dalle acque del mare portando fioriture, crescita, bellezza e gioia nel mondo. Era talmente bella e sensuale che tutti volevano che rimanesse per sempre a benedire i grembi delle madri e il ventre della terra. Non è quello che facciamo anche noi quando la Primavera esplode in tutto il suo tripudio di colori, profumi, suoni ed energie?

Già nei mesi scorsi abbiamo visto come la Primavera, che ormai è al suo culmine, sia resurrezione della vita universale. L’energia di questo periodo è paragonabile a quella del mattino, ha l’oro in bocca, è piena di magnificenza. In Primavera si ripete l’atto primordiale della creazione cosmica.

Proprio in virtù di questo sentire ebbro di gioia e gratitudine, i primissimi giorni del mese sono sempre stati dedicati alla celebrazione della natura. In queste feste estatiche ed euforiche i veri protagonisti erano i f