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Tenere un Diario nel lavoro su di sé

Per l'Alchimista, il Grimorio o il Diario di Magia possono avere valenze differenti.


C'è chi tiene un diario per riportarvi sopra le pratiche interiori svolte in situazioni di difficoltà o di emergenze, così da poterlo utilizzare come un prontuario, ricco di spunti e soluzioni per ogni evenienza. Utili spunti d'indagine, a tal proposito, possono essere le domande seguenti:

  • Quali tecniche ho utilizzato in quella data situazione?

  • Quale/i di queste tecniche mi ha/hanno portato più giovamento, dando maggiori risultati a lungo termine?


Foto di Pexels da Pixabay

C'è chi, invece, tiene traccia nel tempo del proprio lavoro su di sé, annotando e monitorando quanto (o meglio, quanto poco) si è presenti a se stessi nell'arco della giornata. In tal caso, la sera prima di andare a dormire si riportano brevemente gli avvenimenti che hanno segnato la giornata e si valuta con oggettività e umiltà la centratura che si è dimostrata in quei frangenti. Le linee guida da seguire potrebbero essere queste:

  • Sono riuscito a restare nel qui e ora?

  • Mi sono lasciato/a trasportare dagli eventi o ho riconosciuto il mio Sé in essi?

  • Com'è stata, oggi, l'energia dei miei corpi fisico, emotivo e mentale?

  • Che tipo di pensieri ho formulato?

  • Ho notato qualcosa di utile per il mio lavoro interiore?

  • Ho fatto caso a un mio atteggiamento meccanico di cui non mi ero mai accorto/a prima d'ora?

  • Ho avuto qualche intuizione particolare?

  • Negli eventi della mia giornata ho re-agito o sono riuscito/a ad Agire?

Si tratta di un lavoro molto utile, che offre comprensione profonda, consapevolezza di sé e dona la possibilità di focalizzare l'attenzione sugli aspetti di noi che necessitano maggiore ascolto.