Chi soffre continuamente del fastidioso problema di Alitosi, chiamato comunemente “alito cattivo”, è di norma una persona che non mangia in modo sano e genuino.
Il nostro cavo orale è lo specchio del nostro sistema digerente e l'odore sgradevole che ne fuoriesce è il riflesso di come lavorano stomaco e intestino.
I fattori possono essere anche altri come: problemi a denti e gengive, poca igiene orale (ricordiamoci che sono i batteri a creare l’odore), difficoltà a digerire bene, scarsa quantità di mucose nel cavo orofaringeo, malattie di vario genere.
Sapete però che, al di là di quello che dice la medicina occidentale, ci sono ulteriori teorie sulla formazione dei disturbi e quindi anche dell’alito cattivo e ve le voglio raccontare.
Si presume infatti, in alcune filosofie, che la nascita di questo problema sia dovuto all’esprimere un esagerato e negativo giudizio nei confronti degli altri e, come se questo non bastasse, contornando il tutto di pettegolezzi su ciò che si pensa sfornando pareri personali e valutazioni in gran quantità.
In sintesi, una persona che tutti i giorni la sentirete giudicare qualcun altro, lamentandosi di come invece quest'ultimo avrebbe dovuto fare e, peggio ancora, apostrofandola con dispregiativi, 99 su 100, quella persona non avrà un alito profumato.
E, attenzione, la causa non è tanto il pronunciare questi pettegolezzi e le proprie opinioni, il brutto è che basta pensarle.
Stessa cosa vale anche per i pensieri di rabbia.
Cercate, pertanto, di restate felici e sereni... il più possibile!
Come sempre è l’emozione che si prova ad avere la meglio e a far nascere la reazione in noi (in questo caso l'Alitosi) perciò, se proprio non potete fare a meno di "tagliare e cucire" su altri cercate, quantomeno, di non provare emozioni di lamentela o collera o giudizio.
Diventare pettegoli solo pour parler è senz'altro irrispettoso e non permette di emanare buone vibrazioni ma non creandosi "sangue marcio" non ci si deteriora nemmeno l'organismo. La parola metaforica sangue marcio rende bene l'idea.
Viceversa il disturbo giunge quando si straparla provando energie all'8° bassa.
A tutto questo, esponenti del pensiero positivo e della psicosomatica come Louise L. Hay, aggiungono di tenere d'occhio anche i sentimenti di vendetta o quando si vuole far riaffiorare esperienze negative.
Chi eccede, in modo grave, passerà di conseguenza a rovinarsi persino il fegato.
La rabbia, si sa, è ad esso strettamente collegata e l'operato del Fegato può influire molto sull’alito.
A questo punto direi che non rimane altro che abbandonare il passato e i cattivi pensieri, di ogni natura.
Bisogna far uscire dalla nostra bocca solo amore e frasi belle se si vuole avere un alito gradevole.
Imparare a scegliere il più possibile parole ricche di gentilezza e armonia.
Naturalmente, ci sono anche tanti altri rimedi più pratici come: preoccuparsi della pulizia di denti e lingua, tenere in bocca caramelle al mentolo o chiodi di garofano, bere decotti di erbe digestive e rinfrescanti e soprattutto preoccuparsi della propria dieta, nella quale si consiglia di diminuire un po' l’uso di zuccheri e di proteine animali.
Ma riempire il nostro cavo orale di bellezza è senz'altro uno dei rimedi migliori.
Quante cose si nascondo dentro di noi. La psiche e il fisico sono un tutt'uno non si possono distaccare.
Siamo un mondo meraviglioso.
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