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Davvero "Tutto è Perfetto"?

Aggiornamento: 5 mag 2023

Da qualche tempo a questa parte negli ambienti spirituali si tende a usare spesso e impropriamente la frase "Tutto è Perfetto" come risposta a qualsiasi problema, crisi, trauma. È pronunciata come fosse un mantra, distribuita senza criterio, sciorinata come fosse una mercanzia da mostrare.


Che tu stia vivendo una vita catastrofica, che il mondo intero stia subendo cambiamenti epocali, che in cielo splenda il sole o che si verifichino cataclismi, non importa: la risposta è sempre e solo una. Standard.

Uguale per ogni occasione.

"Tutto è Perfetto."

Stop.


Ma è davvero così? È davvero Tutto Perfetto?



Sì, lo è. Ma non come lo intendono i più.

La Perfezione dell'Universo esiste anche nelle catastrofi (figurate e non), ma non deve diventare una scusa per nascondere la testa sotto la sabbia.


Non deve essere una scusante per non guardare in faccia qualcosa che farebbe troppo male altrimenti.


La Perfezione si percepisce e si sperimenta dentro di sé dopo anni di esperienza nel lavoro interiore e va di pari passo con la fiducia.


Non ha niente a che spartire con il pensiero orizzontale, ma appartiene a quello verticale.


Percepisci la Perfezione in ogni cosa, anche nell'evento umanamente definito peggiore, quando cum-prendi l'intelligenza dell'Uno, che non prevede e non concepisce la casualità, che non ha la nostra concezione duale della realtà. Male e Bene sono due facce di una stessa medaglia. L'uno non esiste senza l'altro.


L'evento apparentemente scabroso può essere paragonato a ciò che in Natura compiono gli organismi decompositori, come i funghi.

Se riesci a vedere la Perfezione nel mondo naturale, in ogni sua piega e ad ogni livello, non ti sarà difficile comprendere la stessa Perfezione in più ampie vedute.


Siamo qui per Essere.


Ed Essere significa anche sbagliare, cadere, rialzarsi, concedersi il lusso di dire "no" o "basta", di essere specchio per altri come gli altri lo sono per noi.

Non siamo qui per essere perfetti, non nel senso in cui la perfezione viene intesa dalla nostra ottica umana.

Perché è vero, in realtà siamo già perfetti così come siamo, ma una cosa è la perfezione intesa dall'uomo, ben altra è quella esistente nell'Universo.

Da esseri umani crediamo che essa sia sinonimo di impeccabilità e intoccabilità, di bellezza e purezza. Eppure, se tutto il mondo fosse così, sarebbe asettico e sterile, in altre parole morto e inerte.

Ecco perché ci sentiamo di dire che siamo tutti qui per Dare, per Servire.

Dare ciò che siamo, nel bene e nel male, così come la natura dà fiori e frutti, ma anche muffe e parassiti.

Servire tramite la nostra energia, le vibrazioni che ci portiamo dentro, positive o negative che siano. Proprio come i pianeti, i corpi celesti e gli elementi del creato.

La perfezione universale non è intinta di falso buonismo.

E' fatta di pieni come di vuoti, di creazione come di distruzione, di bene e male al contempo.

E allora, per essere perfetti davvero come l'Universo comanda, a noi serve inciampare, provare odio, amore, estasi o rancore e lasciarli fluire in noi senza filtri, senza rifiuto né repressione.

Perché la verità è che questo Essere serve anche agli altri, non solo a noi stessi.

"Siate perfetti com'è perfetto il Padre vostro", ha detto qualcuno di ben più famoso e conosciuto di noi.

Ecco cosa significa davvero.


Non è importante il tuo essere impeccabile nel lavoro interiore, né “superare” te stesso e le prove che la vita ti pone dinnanzi. Sei qui, invece, per riconoscerle e affrontarle coi mezzi che hai a disposizione. La riuscita o meno è un “in più”; concentrarsi unicamente su di essa significa non vedere il disegno completo, essere solo nella mente. Non pensare alla meta, cerca piuttosto di goderti il viaggio. Non mal giudicarti se fai degli errori, se incespichi, se non riesci come vorresti. Non sei solo un essere divino incarnato in un corpo: sei anche umano.

Sei qui per Essere. Sei qui per affrontare delle prove, non per superarle. C’è differenza, ed è bene che, in un mondo in cui tutto è una corsa al raggiungimento di obiettivi, qualcuno te lo dica.











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