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  • Immagine del redattoreMagMel

Il tuo corpo è quello della Terra

La Terra si lamenta, forse, dei frutti abbondanti della stagione estiva? Si lagnerebbe mai dei suoi carichi, delle sue acque gonfie durante i pleniluni, dei fiori che ricoprono prati e colline?

Hai mai sentito la Terra lamentarsi per il freddo invernale, per la neve e il ghiaccio al suolo? O, ancora, per le foglie cadute nei boschi in autunno, per i venti sferzanti della primavera?

Il tuo corpo, oh donna, non è diverso da quello di Madre Terra, anche se ti riesce difficile crederlo.

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Esso segue i ritmi lunari, è ciclico come lo sono le stagioni che si susseguono. E allora perché osi lamentarti del gonfiore dei tuoi seni e del tuo ventre che si apprestano ad accogliere la vita? Perché non accetti il tuo inverno interiore, quando il sangue scorre tra le tue gambe e tu sei priva di energia? Gioisci, invece, della freschezza che provi nel periodo in cui il mestruo si conclude, ma non ti rendi conto che le quattro stagioni sono racchiuse in te, così come le fasi della Luna.

Nessuno ha mai udito il pianeta e il suo satellite desiderare che scomparissero l’abbondanza, la quiete, il cambiamento. Non separarti da essi, perché ne sei parte integrante.

Non separartene e potrai gioire ogni giorno del mese per i doni che il tuo corpo ti offre e che tu, troppo occupata a badare all’estetica e alla materia, dovresti offrire al mondo ma non lo fai.

donna

C’è un momento per creare e uno per distruggere, uno per offrire e un altro per raccogliere. C’è un tempo per riposare e uno per agire, uno per espandersi e un altro per ritirarsi. Ogni tempo è scandito dal tuo ventre, allineato con energie più grandi. Riesci a renderti conto della portata di tutto questo? Riesci a sentire di essere lo specchio umano dei moti e delle energie del cosmo?

E allora smetti di lamentarti. Smetti di guardare con disprezzo il tuo corpo, i tuoi difetti.

Apri gli occhi e vivi, da questo momento, come se il tuo corpo fosse quello della Terra. E’ tuo! Vivilo. Amalo, nutrilo, coltivalo, assecondalo. E’ il Dono più bello che tu possa farti.

Il cosmo è racchiuso in te, riesci a vederlo adesso?



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