Io sono... cosa? Uno sguardo nell'ingannevole mondo delle etichette
Riconoscersi è fondamentale.
Siamo anche dotati di una mente da accontentare, siamo dotati di intelletto, abbiamo il potere della valutazione, pertanto, riconoscere e riconoscersi è assolutamente vitale per noi Esseri Umani.
Riconoscere significa “venire a conoscenza di quel qualcosa un’altra volta” e, cioè, vale a dire, che quel qualcosa esiste. Esiste ancora. C’è! Senza il riconoscere o la riconoscenza, che viene paragonata alla gratitudine e per questo è così importante, è come se quella cosa non avesse nessun valore, non esistesse, noi per primi.
Per questo, per poterci collocare in uno spazio-tempo di questa vita materica, della quale siamo completamente impregnati, abbiamo bisogno di identificarci e lo facciamo attraverso quelle che comunemente chiamiamo “etichette”.

Tali “etichette” immaginarie vengono usate in ambito alchemico per definire tutto quello che cataloghiamo in quanto abbiamo bisogno di riconoscerlo con la mente. Gli stessi demoni, gli schemi mentali, i pensieri, possono essere soprannominati “etichette” e archiviati, catalogati in contenitori che non solo ci portano ad una razionalità troppo elevata ma ci trattengono legati alla materia senza possibilità di scambio.
La professione, le connotazioni fisiche, gli studi effettuati, gli usi e i costumi, la religione, etc… sono “etichette”.
Spieghiamo meglio questo concetto con esempi che riguardano tutti noi. Se una persona è del segno zodiacale del Leone non sarà Ariete e non sarà Capricorno e nemmeno Sagittario. In quello stesso momento si distacca quindi da tutti gli altri segni. Se è italiana non sarà Indiana, né francese e nemmeno tedesca. Potrebbe arrivare persino ad idolatrare quello che di italiano le appartiene ripudiando tutto quello che, secondo lei, italiano non è.

Ora, senza essere estremisti, capiamoci, è meraviglioso essere legati al proprio segno zodiacale, alla propria terra, al proprio sesso, alla propria cultura ci mancherebbe. Fa tutto parte di noi, siamo realizzati anche di queste cose. E’ anche divertente. Crea passioni, crea solidarietà, empatia, tutte cose splendide. Sono gli invisibili muri che nel subconscio si realizzano a non essere del tutto salutari.
Questi muri sono vere e proprie barriere che non ci permettono di accedere alla s