All’interno del percorso di risveglio l’individuo sa perfettamente che è chiamato ad affrontare la prova più grande in assoluto: quella con sé stesso!
Ci hanno insegnato fin da bambini che se esiste un nemico ed è “lì fuori” in un mondo “brutto e cattivo” ma, arrivati a questo punto, possiamo affermare con assolutezza che:
“Il mondo non ha volontà propria” tutto ciò che vediamo è una nostra proiezione. Sappiamo dunque che ogni individuo è il Creatore della propria Realtà, e per farlo in maniera consapevole prima è necessario conosca sé stesso.
Sappiamo che siamo fatti di una parte conscia e una inconscia e che solo attraverso il lavoro di Auto-osservazione è possibile “riconoscere” degli aspetti sconosciuti e portarli alla luce, poiché solo quando li “riconosco” posso modificarli.
C.G. Jung ci ha insegnato che, spesso, la nostra coscienza è facilmente sopraffatta da influenze inconsce, forze sotterranee molto più antiche e sagge del nostro pensiero conscio che guida le nostre decisioni quotidiane. Eppure in molti casi lasciamo che queste “energie” sovvertano deliberatamente le nostre scelte, in special modo quelle definite “cruciali” per il nostro futuro.
Il fatto stesso che il nostro inconscio abbia avuto il “comando” per moltissimi anni dalla nostra nascita dovrebbe già farci intuire che ci conosce più di quanto noi siamo in grado di conoscere noi stessi.
“Ma allora se sono nel pieno di in un percorso di risveglio, lavorando duramente, perché ancora non riesco ad avere il lavoro dei miei sogni? Il mio partner ideale? E tutte quell’abbondanza e ricchezza che vorrei si manifestasse per me?!”
Questa è una domanda che prima o poi un iniziato si pone, con tutto il bagaglio di insoddisfazione e frustrazione che può comportare la mancata realizzazione di sé.
NON SEI NELLA CREA – TI – VITA!
Non stai creando la tua vita, ti stai AUTO- SABOTANDO!
“SABOTARE O “BOICOTTARE SIGNIFICA “IMPEDIRE/OSTACOLARE” FERMARE/BLOCCARE.
L’assenza di Creazione presuppone assenza di movimento, di energia creatrice (della quale noi siamo sostanza) blocchi l’attività del Cosmo e del Creato in cui vivi. Sei in una “Staticità” che è pari alla morte poiché impedisci, senza rendertene conto, la tua stessa MANIFESTAZIONE.
L’unico vero nemico è al tuo interno, l’unico vero responsabile sei tu e nessun altro.
“Ma come faccio io stessa a impedire la mia felicità? La mia realizzazione? È assurdo!”
Anni fa, dopo il conseguimento della mia laurea, mi fecero una proposta di lavoro molto importante quanto spaventosa. All’epoca non sapevo neppure cosa fosse un percorso di risveglio. Questo lavoro era finalmente l’occasione per poter realizzare i miei sogni, la ricompensa ai tanti sacrifici, alle rinunce, al duro lavoro. Mi dava una gioia pazzesca il solo pensiero di poter viaggiare in giro per il mondo e creare divise per un’importante compagnia aerea. Cavolo avrei Lavorato per gli Emirati Arabi! Che Esperienza!
Eppure il pensiero avverso era lì pronto a prendere il sopravvento. Mi sembrò un’idea razionalmente equilibrata rifiutare. Avrei dovuto rinunciare a quello che avevo costruito qui, e come avrei fatto con il mio fidanzato? Da lì a un anno ci saremmo sposati, a stento ci vedevamo in circostanze ordinarie, figuriamoci affrontare una così grande distanza!!
La paura prese il posto dell’entusiasmo. Non solo la paura che se fossi andata via avrei perso ogni cosa (Abbandono) ma ancora più sconvolgente era la consapevolezza che avrei amato così tanto la mia libertà da non volere più quelle cose che avevo costruito così ardentemente. Paura della mia stessa libertà di scegliere! Ci pensate?!
Questo è un chiaro esempio di quello che accade, più o meno, nella vita di ogni essere umano quotidianamente, quando giunge a una scelta che potremmo definire “importante”, ostacolata dalle sue stesse paure e dai suoi stessi schemi mentali.
Ma quando l’auto- sabotaggio diventa “Subdolo”?
L’auto - sabotaggio diventa subdolo quando agisce “sotto mentite spoglie” e lo sa fare benissimo, perché è più furbo di noi in quanto agisce in noi e per noi da quando siamo al mondo.
Con il lavoro di “osservazione” l’individuo consapevole mette in luce parti di sé che prima erano nascoste, “in ombra”.
“Le dinamiche del profondo inconscio, possono essere riconosciute solo ed esclusivamente nelle relazioni “difficili” con gli altri; è solo attraverso gli episodi “scomodi” della vita che si riesce a riconoscere pezzettini della propria Ombra e se il desiderio è veramente quello di evolvere è necessario integrarla passo dopo passo, riconoscendo come maestri coloro che ci procurano il dolore, che riescono a “spostarci” dal nostro centro interiore e ci vanno vivere emozioni inferiori”
Tutti all’Inferno, Giorgia Sitta
Ogni volta che produciamo un cambiamento all’interno di noi stessi, con Sacro sforzo, entrano in gioco le nostre “resistenze” iniziando cosi a “boicottare” il mio lavoro. Le mie resistenze al cambiamento porteranno nella mia parte conscia, alla mente, valide motivazioni in opposizione a quanto voglio. Più il lavoro di un ricercatore si affina e diventa chirurgico più esse diverranno “sottili” e quasi impercettibili. Esse potrebbero prendere forma attraverso eventi “imprevedibili” o addirittura a “impedimenti familiari. Ed è in quel preciso momento che è richiesto il famoso “click”: “L’intento”.
La volontà di portare avanti il cambiamento, con umiltà, pazienza, fede.
L’intento è l’energia guaritrice, lo Spirito, Di fatto siamo gli unici esseri viventi in grado di “spiritualizzare” la Materia e “materializzare” lo Spirito.
Le nostre resistenze sono da considerare il motore che genera il cambiamento, ogni volta che si mettono in moto sono il segno che abbiamo intrapreso l’intento giusto. In quel momento siamo nel “fare”, nell’azione, nel movimento che genera, non nella staticità.
Tuttavia bisogna sempre tenere da conto che tutti i processi di trasformazione sono processi d’amore: “Amor vincit omnia”.
Le resistenze sono nostre stesse “Creazioni” e di certo non usciamo dall’auto-sabotaggio facendo la guerra ai nostri “nemici interiori”. Esse sono da considerare come “funzioni” alla nostra evoluzione, è necessario quindi nutrire la riconoscenza verso esse. È solo attraverso una profonda gratitudine nei confronti del nostro “nemico” che può avvenire la trasformazione.
Solo quando non sarò più vittima e sarò libera di scegliere che potrò MANIFESTARE la mia anima al mondo ed esso risponderà a me.
“Il tuo nemico lo crei unicamente tu, pertanto non può essere superiore alle tue reali forze. L’unico vero scopo del tuo nemico è il tuo completo trionfo. Con la sua ferocia misura ogni giorno la forza della tua aspirazione. Gli ostacoli ti sostengono, i dubbi scolpiscono la tua Fede. Un individuo che ha sviluppato una Visione in cui credere è qualcuno che ha smesso di uccidersi dentro. L’Obiettivo lo resuscita a ogni sitante. Solo questo nuovo genere di essere umano ha diritto a nemici potenti. Solo chi ha deciso di salire crea antagonisti.”
Victoria Ignis
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