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Immagine del redattoreMagMel

L'Entanglement per l'Alchimista


Si sente sempre più spesso parlare di Entanglement e dell’effetto farfalla restando però un po’ troppo sulla superficie di fenomeni che sono al contempo semplici e molto complessi, ma soprattutto che agiscono a un livello profondissimo dell’essere.


L’entanglement dimostra l’esistenza di una realtà invisibile e onnipresente nello spazio/tempo. Possiamo chiamarla rete invisibile, l’uno o universo, il tutto, la coscienza cosmica. Sta di fatto che ognuno di noi e ogni cosa, ogni molecola, ogni atomo e più piccola particella esistente è in costante collegamento con ogni altra cosa. Ognuno di noi influenza tutto/tutti e viceversa ogni persona, animale o cosa esistente nell’universo può influenzare noi. Sottolineiamo un certo grado di possibilità perché con l’evoluzione, il ricordo di sé e l’osservazione, un individuo acquisisce sempre più coscienza (andando a smascherare il proprio inconscio), aumenta via via il proprio potere individuale e la capacità di dirigere la propria vita nella direzione auspicata e quindi sarà sempre più improbabile che le influenze “esterne” lo distolgano dalla propria centratura. Acquisire un centro, creare il nostro centro, significa essere sempre più padroni di se stessi, dei propri pensieri e delle proprie azioni.



In ogni caso, fatta eccezione per gli esseri che si sono ricongiunti alla fonte, all’uno, raggiungendo l’illuminazione (parliamo di pochi eletti quali Gesù, Buddha...) vi è sempre e comunque un certo grado di influenza reciproca con tutto ciò che è (o che può sembrarci) esterno nella nostra vita terrena.


E’ importante però ricordare che il mondo che mi circonda sarà ciò che io sono e non ciò che so, o che amo, o che bramo.


Tutti noi siamo immersi nel mondo del fare e del desiderare per raggiungere, per ottenere, per essere.

In realtà il “fare” e il “desiderare” si contrappongono all’essere nella sua accezione più pura.

Se io sono, prima di fare o di volere, allora ciò che sono si manifesterà inevitabilmente nel mondo tramite i miei intenti, i miei pensieri, il mio volere e il mio agire. Vedrò ciò che sono rispecchiato in tutto ciò che mi accade intorno, che sia una situazione, un oggetto, un essere vivente.

L’essere umano tende a volere, a desiderare prima di incarnare ciò che vuole ottenere.



Facciamo però un passo indietro all’entanglement scoperto, sperimentato e provato più volte dai fisici quantistici della nostra epoca. Posto che (come sappiamo) tutto è materia e tutto è energia, esseri umani compresi: due elettroni facenti parte dello stesso atomo vengono separati e posti a grandissima distanza tra loro; a un elettrone viene dato uno stimolo, poniamo che venga ruotato su se stesso. Cosa succederà a centinaia di chilometri, all’altro elettrone? Senza che su quest’ultimo venga esercitato alcun tipo di stimolo, nelle stesse condizioni del primo, il secondo elettrone ruoterà istantaneamente su se stesso. Tutto è collegato, ogni cosa è parte dell’uno. La fisica quantistica non è ancora riuscita a spiegare in maniera comprensibile per la mente umana quel vastissimo spazio che è il tutto, ma non può più negarne l’esistenza che è resa evidente dai risultati delle numerose ricerche effettuate nel corso del ‘900.


E’ esattamente di questo che parla l’Entanglement, ma per la mente umana si tratta di un concetto praticamente impossibile da apprendere. Entriamo ancor più in profondità per provare ad avvicinarci con le parole a qualcosa che è uno stato dell’essere, più che un concetto e a come viene visto l'Entanglement nell'alchimia interiore.



L’essere umano, pur sapendo di essere egli stesso composto di materia proprio come tutto ciò che lo circonda e come quell’atomo, è anche dotato di una mente tanto potente quanto in grado di confondere la sua percezione della realtà e delle infinite possibilità.

Per questo motivo, proviamo a dare esempi più concreti e più vicini a noi.


Vi è mai capitato un periodo nella vita in cui tutto ciò che succede intorno a voi è permeato di una simile energia? Ad esempio esco in strada e assisto ad un litigio furioso, salgo sul bus e vedo tante persone con volti corrucciati, che sbuffano e sembrano avercela con il mondo intero, arrivo a casa e mio marito sbraita perché il cane ha fatto i bisogni sul tappeto.



E il giorno dopo altri avvenimenti con energia di aggressività/rabbia si susseguono e io sembro esserne lo spettatore, perché non mi sono ancora reso conto che quella che io percepisco come “esterna” è anche la mia realtà interna. Non potrebbe essere altrimenti! Che si tratti di rabbia inespressa, di risentimento, di rancore, io stesso SONO quella rabbia che vedo intorno a me. L’entanglement, che ci ricorda che tutto è unito, tutto è collegato, è anche un fenomeno eccezionale per aiutare noi stessi a comprendere più facilmente ciò che ci accade dentro, per svegliarci, per farci rendere conto che c’è una determinata energia anche dentro di noi… ed osservarla, finalmente!


Essere prima di ottenere, prima di vedere, prima di toccare…


Ciò che io sono, ciò che incarno con fiducia, con costanza, con pazienza, lo vedrò rispecchiato nel mondo poiché tutto è uno. 


L'effetto farfalla non è altro che una conseguenza dell'entanglement: quando si verifica una data situazione, in un dato momento e in uno determinato spazio, quella situazione avrà, per effetto dell'entanglement, delle ripercussioni via via più grandi nel tempo e nello spazio. Per approfondire, vi invitiamo alla visione di questo breve documentario sul comportamento osservato nelle scimmie abitanti su un’isola: https://youtu.be/jLi-w8nndmI



.Ricordiamo che l’entanglement è istantaneo! Il tempo e lo spazio diventano quindi solo concetti mentali, si annullano, non esistono più. Anche se posti ad anni luce di distanza tra loro, due corpi rimarrebbero comunque in comunicazione. Se il tempo e lo spazio sono illusori, ecco che il concetto di fede nell’universo, in Dio, nel nostro Sé superiore acquisisce ancor più forza.


Dietro al concetto dell’unità dell’universo vi è sempre la creazione della realtà, che non ha confini, proprio come l’universo stesso.


Il nostro campo quantico, il campo delle infinite possibilità è infatti l’universo stesso! E l’universo non ha spazio, né tempo… ed ecco “spiegato” perché si dice che “tutto è possibile”. Noi, come esseri divini, consci del nostro potere sconfinato, possiamo decidere di realizzare ogni cosa formulabile dal nostro pensiero.


Ciò che può ingannare le nostre menti è la bidimensionalità, la dualità: il brutto e il bello, il buono e il cattivo, il maschile e il femminile. Se è giallo non può essere blu, ci diciamo! Non ci rendiamo conto che le percezioni sensoriali umane sono limitate proprio dalla mente stessa e che questi stessi limiti possono essere annullati via via che ci si risveglia, via via che il velo di maya viene calato da davanti ai nostri occhi. Quella dualità per forza di cose esiste perché è essa stessa l’origine, la creazione dell’uno ! E’ il maschile e il femminile che danno vita al bambino (universo).


Tutto è immerso nello spazio quantico. La separazione non esiste e l'informazione viaggia più velocemente della luce. Oltre lo spazio-tempo ogni cosa è contemporaneamente esistente nell'Universo. In ogni istante ognuno condiziona se stesso, la propria vita, il mondo.


Conoscendo questa profondissima verità, il nostro invito è quello di rafforzare prima di tutto la Fede, che non è solo “fede in Dio”, ma in tutto: in noi stessi, nell’universo, nell’altro (che è sempre noi). Ogni cosa è possibile: In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: "Spòstati da qui a là", ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile".

Matteo 17,20



Chiudiamo con un saluto Maya che in pochissime parole, nella sua semplicità, racchiude l'enorme verità che sta dietro a centinaia di esperimenti e di anni di studi quantistici:

"In Lak'Ech. In Lak'Ech. In Lak'Ech": "Io sono un altro te. Tu sei un altro me".



Tutto è uno.


Tutte le immagini presenti in questo articolo sono prese da Pixabay ad uso gratuito





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