La concretezza dello Spirito
Aggiornamento: 10 ott 2022
Insegnare non è riempire un secchio, ma accendere una fiamma (William Butler Yeats).
Noi amiamo molto la conoscenza. Tuttavia, crediamo anche che non serva a nulla sapere per filo e per segno quali proprietà abbia un simbolo o quali siano gli influssi lunari del giorno, se poi, quando vai a fare la spesa e incontri una moto che ti taglia la strada mentre sei in macchina, un tizio che ti passa davanti alla cassa e una commessa sgarbata, t’inca**i col mondo rovinandoti il resto della giornata.
L’Alchimia deve essere radicata nella realtà quotidiana, altrimenti non serve a nulla. È una disciplina che insegna a togliere, anziché a riempire un secchio già saturo di stimoli e informazioni.
Spazza via i costrutti mentali, disgrega tutto ciò che pensiamo di sapere su di noi e sul mondo, frantuma le maschere che indossiamo ogni giorno e persino davanti a noi stessi.

La sua forza sta proprio nel dare strumenti tangibili, non consentendo più di scappare. Perché non devi evadere dalla realtà, ma da te stesso/a, da quello che hai sempre creduto di essere e che invece non sei. Per questo le sue pratiche sono interiori e mirate a conoscere profondamente chi siamo.
E il punto è proprio questo: l'umanità di oggi ha un grande bisogno di evasione. Perché la realtà è stretta, soffocante, spesso delirante e inaccettabile. Ha ritmi e regole aberranti, che non sappiamo più come sostenere. E allora, per sopravvivere, una scappatoia la si deve trovare... giusto per tirare un sospiro di sollievo ogni tanto e "ricaricarsi", per poi affondare nuovamente nel fango. E via che il ciclo ricomincia. Per alcuni è la spiritualità, per altri lo sport, per altri ancora il disegno, l'alcool, la droga. Ma pur sempre di evasione si parla.

Oggigiorno, in risposta all'oppressione schiacciante del mondo, la spiritualità inizia a essere praticata sempre da più persone.