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Le stelle fuori e dentro di te - La Notte di San Lorenzo

Immagine del redattore: MagMelMagMel

Aggiornamento: 9 ago 2024

“Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatte le stelle” non è una frase poetica o romantica. 


“Quando una stella arriva alla fine della sua esistenza espelle gli strati più esterni, quelli che non servono più, soffiando via parte degli elementi che ha prodotto e ridonando il resto all’Universo attraverso le esplosioni di supernove, che disperdono il frutto di una vita di reazioni termonucleari nello spazio. Questi elementi, sospesi nel gas che poi si raffredda, vanno a formare nuove stelle. È il ciclo della vita. Queste stelle daranno origine a pianeti con parte di questi elementi e, se il caso vuole, su quel pianeta si svilupperà la vita. Proprio come è successo qui, sulla nostra Terra. Con gli stessi elementi si è formato anche l’uomo.” [Fonte: saperescienza.it]



La Terra e tutto ciò che ne fa parte a livello materico, noi compresi, è fatta degli stessi atomi che prima componevano le stelle. E possiamo aggiungere che si tratta inoltre di stelle molto lontane, facenti parte di altre galassie e che sono stati sospinti fin qui grazie ai venti galattici, come rivelano gli ultimi studi scientifici a riguardo.


Questa premessa è già oro per noi e ci permette di entrare molto più profondamente nella bellezza dello spettacolo che ci viene donato dal cielo in questo periodo dell’anno.



Il passaggio delle Perseidi nei cieli raggiunge oggi il suo culmine. A San Lorenzo, “la notte dei desideri”.

Ma il "desiderio", di cui tutti si fanno cacciatori in questo momento così suggestivo dell'anno, cela un tranello che non molti conoscono.

Desiderare, dal latino “de-sidera”, significa letteralmente "distanza/lontananza/separazione dalle stelle”.

Curioso come una semplice parola appaia contraria al significato che le attribuiamo.

Eppure, il "desiderio" ci allontana effettivamente dalle stelle, da ciò che vorremmo veder brillare nella nostra vita.

Desiderare significa in qualche modo porsi in una condizione di attesa, aspettativa, speranza, le quali non ci porteranno a ottenere quel che vogliamo, ma solo ed esclusivamente ciò che siamo - che emaniamo - in quel momento: attesa, aspettativa e speranza. E in conclusione di mancanza! Quando sentiamo pronunciare la frase “aspetta e spera” che accezione le diamo? Chi la pronuncia sta augurando qualcosa o sta sarcasticamente dicendo che quell’avvenimento ha scarse probabilità di realizzarsi? Se aspettiamo e speriamo che qualcosa arrivi senza renderci parti attive di quel processo, come possiamo pensare di realizzare quel sogno, quell’obiettivo? Basta “poco”, in realtà, per ribaltare il contesto, per spostarci dalla posizione di bisognosi a quella di Re del proprio regno.

E quel poco è stabilire un intento, essere quell’intento.



IO OSO, IO POSSO, IO VOGLIO: sono questi gli ingredienti di colui che è "con le stelle". 


Anziché mantenerci in questo stato di "richiesta" a una forza più grande di noi, dovremmo provare a spostarci sulla con-siderazione - da "cum sidera", "essere con le stelle".

Colui che si considera in com-unione con le stelle non cerca al di fuori di sé ciò che sa di avere dentro. Perché egli si con-sidera parte del cielo cupo della notte e della luce degli astri. 

Egli si ordina un cambiamento, chiede a se stesso ciò che vuole, perché lui è il Tutto e il Tutto è dentro di lui.



Le stelle che vedi "cadere" nel cielo, non sono distaccate da te.

A un livello assai profondo di te, risvegliano le memorie vibrazionali di ciò che sei stato e che hai dimenticato di essere ancora: Spirito incarnato.

Una stella cadente richiama in te le memorie vibrazionali della caduta del tuo spirito nella materia, il tuo sacrificio ("sacrum facere" = rendere sacro). 

Ti ricorda che quella scintilla che vedi accendersi nel cielo notturno sei tu, è il viaggio che hai compiuto tu stesso per farti carne, forse già centinaia di volte. E come energia proveniente dal cosmo, che brilla e illumina, anche tu hai lo stesso potere: quello di creare in modo divino la tua realtà.

Per cui, questa sera, quando alzerai il naso e gli occhi all'insù, fallo ricordandoti di te, ricordando chi sei, da dove vieni.

Sii quelle stelle che vedi scendere a pioggia sopra la tua testa.

Sii il pulviscolo che producono, la fiamma che le incendia, la polvere nella quale si trasformano. 

Esprimi l'intento di portare sempre più a galla il Divino che sei e che fatichi a vedere; di essere presente a te stesso; di aprire il Cuore; di risvegliarti dal torpore nel quale sei scivolato atterrando nella materia; di essere fedele alla missione della tua Anima.



Non de-siderare: con-sidera!


Considerare, a ben pensarci, può dare la sensazione di essere lassù, in mezzo a tutta quella luminescenza che sei invece solito osservare con i piedi ben appoggiati al terreno. E ora, se vuoi, puoi vedere la Terra dall’alto, da lontanissimo. A questa distanza, da questa prospettiva, tutto assume nuove forme, tutto si ridimensiona.

Spesso ci perdiamo nell’analisi di fatti, nei dettagli di vicende a cui ci attacchiamo fortemente e rendiamo così grandi e ingombranti da non riuscire più a vedere altro, da perdere completamente la visuale completa delle cose. Vedere dall’alto è sinonimo di riuscire a considerare - appunto - tutto ciò che accade nell’insieme, a stringere tutto quanto in un unico abbraccio per poterlo comprendere più profondamente. E la comprensione è primo passo e uno dei più importanti che ci porta verso l’apertura del nostro cuore, verso l’amore.



Considerazione, comprensione, sentirsi proprio come le stelle… sono intenti potenti, più di quanto tu possa credere.

E innescano un processo di trasformazione che non puoi sapere dove ti porterà, ma che ti condurrà a conoscere ciò che sei davvero.


E guarda il cielo, sì, cerca le stelle cadenti. Ma anziché de-siderare cogli l'occasione per con-siderarti parte di quell'Universo che spesso releghiamo alla volta di un cielo distante da noi.



Tutte le immagini presenti in questo articolo sono prese da Pixabay ad uso gratuito, tuttavia, ne riportiamo ugualmente qui l'autore: stocksnap - felixmittermeier - pexels - 20220904 - meinawarahoon - outaki - cdrc21


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