Le Tredici Notti
Le Tredici Notti che vanno dal 24 dicembre al 6 di gennaio rappresentano un periodo spiritualmente importante. Le tradizioni legate a questo speciale momento dell’anno sono diverse, oggi le abbiamo dimenticate e sono rimaste sepolte dalla modernità frenetica e dall’atmosfera di sfrenata baldoria che caratterizza le feste di fine anno.
A differenza di quello che ci viene implicitamente richiesto dalla società, questo momento dovrebbe essere dedicato all’introspezione più profonda, al fine di ricevere intuizioni che possano guidarci attraverso l’anno nuovo che sta per cominciare.

“Le Tredici Notti Sante” è, inoltre, il titolo di una conferenza tenuta da Rudolf Steiner ad Hannover il 26 dicembre 1911. In essa, Steiner fece cenno a un’antica saga conosciuta in Norvegia come “Il canto del sogno”. Tale saga è esemplificativa di questo periodo dell’anno e ne riassume la simbologia. Diceva Steiner: «Essa è la leggenda che in modo meravigliosamente bello ci racconta di come Olaf Asteson venga iniziato — mediante forze naturali — allorché egli cade addormentato la sera di Natale, dorme durante i tredici giorni e le tredici notti fino al 6 gennaio e vive tutte le vicissitudini che l’essere umano deve sperimentare attraverso le incarnazioni dall’inizio del mondo fino al Mistero del Golgota. Racconta di come, avvicinandosi al 6 di gennaio, Olaf Asteson abbia la visione dell’intervento nell’umanità dello Spirito-Cristo, di cui lo Spirito-Michele è il precursore. […] Il poema racconta di come, in questo sogno durante i tredici giorni e le tredici notti, Olaf Asteson venga condotto attraverso tutto ciò che l’uomo deve esperire a causa della tentazione luciferica. Così […] diverrà sempre più possibile per gli uomini riconoscere come le forze spirituali intessono e agiscono, e come le Feste non siano state istituite da un arbitrario capriccio, ma dalla saggezza cosmica che opera nella storia quasi sempre senza che gli uomini ne siano coscienti.»
Il giorno della nascita di Gesù è posto, non a caso, all’inizio dei tredici giorni: rappresenta l’origine dell’uomo, della sua divinità interiore. E’ un giorno, diceva Steiner, in cui all’essere umano è stato dato un messaggio importante che non deve essere sottovalutato: «“Uomo, puoi trovare in te le potenti forze che ti doneranno ciò che, nel vero senso della parola, si può chiamare la pace dell’anima”. La vera pace dell’anima è presente soltanto quando essa ci rende capaci di sapere sempre che in noi vive qualcosa che, se ne abbiamo giustamente cura, può e deve guidarci alle altezze divine, alle forze Divine.»
Questa ballata ci mostra che, se da un lato l’esteriorità della Natura sembra morta o comunque dormiente, dall’altro essa si risveglia interiormente. Anche in noi, esseri umani non separati dalla Natura, viviamo un periodo di risveglio interiore, e la sua luce viene ben rappresentata dall’albero natalizio, sul quale le luci fanno contrasto con il fogliame scuro, emergendo dall’ombra. Se in questo momento dell’anno riuscissimo a connetterci con l’anima della Natura, potremmo scoprire di possedere doti di veggenza.
Vediamo, dunque, nella pratica come poter sfruttare le energie delle Tredici Notti.
I dodici giorni a partire dal 24 dicembre sono ognuno lo specchio dei mesi che verranno e a essi è dedicato anche un segno zodiacale:
24 dicembre: Capricorno, gennaio
25 dicembre: Acquario, febbraio
26 dicembre: Pesci, marzo
28 dicembre: Ariete, aprile
29 dicembre: Toro, maggio
30 dicembre: Gemelli, giugno
31 dicembre: Cancro, luglio
1 gennaio: Leone, agosto