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  • Immagine del redattoreMagMel

Ostara e l’Equinozio di Primavera

Forse non tutti ne sono consapevoli, forse non sempre ce ne rendiamo conto, ma quello che ci sta intorno, i pianeti, le stelle e i satelliti, influenzano la nostra vita molto più di quanto immaginiamo.

L’Equinozio di Primavera, chiamato anche Ostara dai neopagani e Alban Eiler (“Luce della Terra”) dai Celti, segna un momento di rinascita, di ritorno alla vita dopo i lunghi mesi invernali. La Primavera ci porta a uscire dal guscio in cui siamo rimasti chiusi nei mesi passati al freddo, nell’attesa di schiuderci anche noi come le gemme che spuntano sugli alberi e i boccioli che pian piano si aprono tingendo i prati di mille colori.

L’Equinozio porta equilibrio tra la notte e il giorno, tra la morte e la vita, tra il buio e la luce. Ci invita a esplorare la vita, a essere di nuovo socievoli ed estroversi, a concentrarci sugli altri, a essere creativi come Madre Natura, che ogni giorno inventa qualcosa di diverso per sorprendere i nostri occhi, attenti e incuriositi dagli evidenti cambiamenti stagionali.



La Primavera celebra la fertilità della terra, la vitale potenzialità nascosta nel seme e nelle uova. E’ questo il tempo delle prime semine nei campi per assicurarsi un abbondante raccolto nei mesi estivi, è questo il periodo in cui le galline tornano a fare le uova dopo la pausa invernale e arrivano anche i primi pulcini. E l’uovo, con il suo tuorlo così rosso, tondo e pieno, ricorda la vitalità e la forza del Sole, che a partire dall’Equinozio di Primavera riacquista la supremazia sulle tenebre della notte.


ostara

Un altro simbolo di questo periodo sono i conigli, da sempre rinomati per la loro fertilità riproduttiva. Il simbolo del coniglio è associato alla terra e alla speranza che essa sia feconda per concederci i suoi succulenti frutti. I simboli di Ostara non sono diversi da quelli cristiani, in fondo: sono solo stati riadattati dalla chiesa. L’Equinozio di Primavera era festeggiato in tutta l’Europa meridionale, con riti propiziatori, falò e lodi al Sole, alla Terra e alla loro unione.

Se il tempo lo concede, è un giorno adatto ai pic nic all’aperto, alle passeggiate nella natura, ma è un giorno che racchiude in sé le potenzialità della vita, non dissimili da quelle del seme. L’Equinozio primaverile porta novità, cambiamento, rinnovamento e rinascita.

Entrando nel primo segno dello zodiaco, l’Ariete, il Sole rimarca la sua forza, la sua vitalità e l’inizio di un nuovo ciclo.

Tutto fa presagire che un cambiamento in positivo potrebbe arrivare nelle nostre vite, le energie del rinnovamento e della rinascita sono tutte intorno a noi, basta saperle sfruttare a dovere.

Il seme ha tutte le potenzialità per diventare una pianta rigogliosa e carica di frutti, basta prendersene cura. Seminiamo qualcosa di importante per la nostra anima, per il nostro cammino, in questo giorno favorevole e propizio, perché “chi semina raccoglie”.


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