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  • Immagine del redattoreMagMel

Si può entrare in una Favola?

Direi proprio di sì.

Soprattutto si può entrare in una favola con le persone giuste e nei luoghi giusti che, spesso, sono molto più vicini di quello che può sembrarci.


Guardate queste immagini ad esempio. Esistono davvero questi posti, mica li ho inventati io, e sono accanto a casa mia.


Una scoperta anche per me. Per me e la mia amica Mel.


Travestendoci da brave archeo/speleologhe, siamo andate in giro per la nostra Valle, alla ricerca di sentieri sperduti e fantastici; e siamo state ampiamente accontentate direi!


Il bosco di faggi e castagni era magnifico, a tratti offriva zone che ricordavano l’Irlanda e i Celti, con ciuffi d’erba verde che spiccavano tra i colori spenti delle foglie già cadute a terra. Alcuni gradini, formati dalle radici delle piante, o dalle pietre, rendevano il percorso ancora più originale ma per nulla faticoso. Diversi ruscelli accompagnavano il nostro cammino con il loro scrosciare perpetuo e, la limpidezza della loro acqua, dava un senso di fresco.


In alcuni punti, si formavano delle pozze. Certe mostravano un'acqua dal colore turchese, in alcune invece, quella limpidezza era arricchita da sfumature verdi e altre ancora nere come l'inchiostro vista la loro profondità.


Il torrente principale che abbiamo incontrato e attraversato grazie ad un piccolo ma splendido ponte di pietra, è il Carpasina ma, ovviamente noi, mica lo si poteva solo attraversare... senza sostare qualche attimo proprio vicino alla sua acqua?


Un’enorme pozza, colma di muschio e mucillaggini, incredibilmente affascinante. Chissà quante bestioline nascondeva dentro a tutto quel verde quasi fosforescente. Poco più in là, accanto a dei massi bianchi, molti gerridi si muovevano frenetici e indaffarati. Sono i ragni d’acqua per chi non li conoscesse.


E lì si parlava di progetti e natura. Poi beh… poi c’era lei che tutta intenta cercava e studiava nuove mappe mentre io me ne stavo col naso all'insù facendo foto e selfie ma questo è solo un piccolo dettaglio… D’altronde, ci vogliono entrambe le cose per stare bene assieme.


Ma chi l’avrebbe mai detto che, proprio appena sotto il paese di Carpasio (Valle Argentina – IM -), si poteva scoprire un Eden come quello?


Continuando a camminare si arriva a Costa, piccolo borgo incastonato nella montagna di fronte a quella di Carpasio e, volendo, si può salire fino ad Arzene, toccare il cielo con un dito e ritornare. Noi però, ci siamo fermate al ruscello, che ci ha letteralmente rapite, dopo aver fatto solo qualche chilometro.


In fondo, si doveva parlare, progettare e cercare. Cercare cose nuove, nuove bellezze da raccontare. E ci siamo riuscite. Siamo riuscite anche a godere della pace regnante. Solo qualche uccelletto e qualche insetto osava farsi sentire. Un rumoreggiare vivo e simpatico.


Abbiamo trovato ghiande e piume, regali splendidi, che Madre Terra ha voluto donarci.


La natura è incontaminata e si mostra attraverso diverse e molte meraviglie: more, tarassaco, uva, edera, pinoli… ci è sembrato di vedere persino la pianta dei… Ceci Rosa!


Sono diversi i sentieri che dal paese si diramano verso i boschi e i monti circostanti quindi, molto presto, si andrà alla scoperta di nuove zone. Fiduciose che comunque, qualsiasi strada intraprenderemo, la nostra Valle non ci deluderà, permettendoci sempre di rinfrancarci e rasserenarci al suo contatto.


La natura è da vivere con grazia, sensibilità e spiritualità. Solo così si può davvero godere dei suoi innumerevoli effetti terapeutici oltre all’appagamento che regala agli occhi e agli animi. Solo così ci si può davvero emozionare.



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