Distruzione dentro, distruzione fuori
– Ciò che d’esterno m’appare è in realtà il succo del mio cuore –
(Conte di Cagliostro)
ALLUVIONE 2020 – ZONE COLPITE: Liguria di Ponente – la vicina Francia – il Basso Piemonte.
Nella notte tra il 2 e il 3 Ottobre la tempesta, chiamata “Alex”, si è abbattuta sulle terre prima citate causando non pochi danni e mettendo in ginocchio la popolazione.

I disastri sono stati creati dal vento, dalla pioggia e dall’innalzarsi del livello dell’acqua dei fiumi. Molte case sono state scoperchiate, allagate o sono addirittura crollate. Sono crollate strade, vie principali. Sono crollate rocce, causando frane. Sono crollati ponti che non hanno retto a quella furia. Si sono allagati parcheggi e le auto si sono accartocciate. I negozi si sono riempiti di fango, così come le cantine, le campagne, le zone dei paesi. Sono stati abbattuti muri, grossi alberi, pilastri. Sono morte delle persone. Un vero devasto.

Un devasto che tocca principalmente noi esseri umani, non certo Madre Natura. Lei non se ne fa nulla di qualche frana, di alberi caduti, di massi qui anziché là. Lei non perde la casa, non perde il lavoro, non perde persone care o oggetti amati.

Per noi la situazione è ben diversa. Noi crolliamo, proprio come quelle strutture, nell’angoscia più totale. Davanti a tali potenze ci sentiamo come tronchi in balia delle onde, incapaci di qualsiasi cosa, proprio come le piante trasportate dalla corrente. E ne usciamo storditi, nudi, sconquassati.