Dicembre
Aggiornamento: 4 nov 2022
Quello di Dicembre è un mese assai ricco di tradizioni, festività e usanze. Pullula di giorni sacri di grande importanza, dalle energie capaci di influenzare persino l’uomo moderno dall’alba dei tempi.
E’ l’ultimo mese dell’anno, il dodicesimo, eppure il suo nome significa “decimo mese”. Reca, dunque, con sé le energie dei numeri 10 e 12. Il 10 rappresenta l’Unità, il ritorno alla totalità, a quel Tutto in cui ogni cosa è profondamente interconnessa. Il 12, invece, ha in sé il numero 3 (derivante dalla somma 1+2), sacro a tutte le antiche culture e dal profondo significato magico esoterico. Ma è anche il compimento perfetto di un ciclo, rappresenta il cammino dei dodici segni zodiacali e dodici erano pure gli apostoli. E il 12 rappresenta anche l’Universo nella sua complessità, poiché, come dice Alfredo Cattabiani nel suo Calendario, è il risultato della moltiplicazione dei quattro elementi – terra, aria, fuoco, acqua – per i tre principali elementi alchemici: zolfo, sale, mercurio. Dal punto di vista mistico, il 3 e il 4, la cui moltiplicazione dà 12, rappresentano rispettivamente la Trinità e il mondo manifesto, la Creazione: la loro moltiplicazione, dunque, rappresenta il compimento del Creato nel disegno divino.

A Dicembre l’Autunno ci abbandona e cede la staffetta all’Inverno, con la sua candida barba di gelo. La neve costringe il seme a svilupparsi sottoterra. E’ coperta amorevole e accogliente, ma è anche sinonimo di purezza col suo candore da pagina intonsa. La stessa purezza è a portata dell’essere umano, se sa allinearsi con le energie del periodo e comprendere il suo ruolo all’interno del cerchio che è la Vita, scandita dalla Ruota dell’Anno.

Le due ricorrenze che introducono al periodo Solstiziale, altamente carico di significati ed energie esoteriche, sono l'Immacolata Concezione con l'8 dicembre e Santa Lucia il 13 dicembre. La connotazione tutta al femminile di queste due date, insieme all'ultima festa che corona il periodo festivo (l'Epifania, il 6 gennaio), la dicono lunga sul momento energetico che caratterizza il mese (per approfondire, vedi gli articoli "In groppa al Solstizio d'Inverno - Un viaggio iniziatico alla scoperta di noi stessi" e "La Befana vien di notte").
E a dicembre, pochi giorni dopo il Solstizio d’Inverno, nasce il Sole Bambino: il globo terracqueo pullula di storie, credenze, usanze e riti che lo riguardano. Per certi è Gesù, per altri Mitra, Buddha, Horus… comunque lo si voglia chiamare, il 25 dicembre segna la rinascita del Sole, che riconquista simbolicamente il suo trono celeste (vedi l’articolo “Il Solstizio d’Inverno, Yule e Natale, feste del Sole"). La medesima cosa accade anche dentro di noi, dove una nuova Luce spirituale nasce, dando inizio a un nuovo, prospero ciclo. E qui torna in gioco la purezza di cui parlavamo poc’anzi: i neonati vengono al mondo come esseri puri, sono curati, coccolati, amati in modo tale da preservarli dalle brutture del mondo, siano esse malattie o situazioni potenzialmente nocive. In altre parole, vivono nella purezza, nel candore, ed è con queste stesse qualità che dovremmo far crescere quella Luce interiore rinnovata, affinché ci assista e ci guidi nei mesi a venire.