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Fare spazio al cambiamento

Aggiornamento: 2 giorni fa

Nel lungo percorso che è la vita, può capitare di perdersi in se stessi.

Può succedere che, da un giorno all’altro, senza alcun preavviso, non ci si riconosca più. Si guarda la propria vita come se appartenesse a un’altra persona. Quello che prima ci appassionava, ora non ha quasi più alcun significato, ci sentiamo svuotati. Ci stiamo trasformando da bruco a farfalla, e strappare via la crisalide, abbandonando tutto quello che siamo stati, è a tratti molto doloroso.

Eppure in fondo al cuore c’è una consapevolezza strana, una voce che dall’interno urla che ci stiamo solo sbarazzando del superfluo per lasciare spazio a qualcosa di meraviglioso, di infinitamente più bello: la nostra Anima.


In momenti come questi, una domanda sorge spontanea: cosa è superfluo in me? Cosa posso e voglio abbandonare? Come ritrovo il mio equilibrio?


Innanzi tutto, c’è una cosa per ogni tempo e un tempo per ogni cosa.

Prenditi del tempo per comprendere cosa, di tutto quello che sei stata/o, ti appartenga ancora. Se non provi più piacere a disegnare, a guardare un film diverso tutte le sere, se cucinare piatti prelibati non ti soddisfa più e ti sembra banale, inutile, allora non farlo! Non forzarti a essere quello che non sei più, perché così facendo non fai altro che rendere più lento e doloroso il tuo bellissimo cambiamento.

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È un po’ come la sensazione che si prova quando ci si mette un cerotto per proteggere una ferita e poi, quando andiamo per togliere il cerotto, anziché strapparlo via con forza e decisione, ne solleviamo un angolino alla volta provando un gran male per via della colla che resta attaccata alla pelle e per la nostra paura di provare dolore.


Cerca di rendere più facile il cambiamento, non ostacolarlo.


Mettiti in ascolto di ciò che emerge dalle profondità del tuo essere e domandati che cosa stia catturando la tua attenzione, che cosa richiami la tua energia.


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