L'utilizzo degli strumenti in magia
In un mondo che sempre di più apre le porte all'esoterismo, ma in cui spesso si viene a creare molta confusione, si corre il rischio di utilizzare le informazioni in modo impreciso, se non addirittura errato.
Ormai è semplicissimo imbattersi in testi e temi di magia, sviscerati anche sui social. Tuttavia, ci sono delle cose che l'informazione sul web non può offrire, ovvero l'esperienza e la conoscenza profonda degli strumenti che si utilizzano, che non si basa su semplici schemi di corrispondenze. Talvolta, un concetto che viene presentato in modo molto semplificato sul web e/o sui social, nella realtà e dietro le quinte richiede mesi (se non anni) di pratica e studio.
Per questo, invitiamo a leggere sì il presente articolo, ma a non limitarsi a quanto riportato qui di seguito, che è solo una briciola a confronto di tutto ciò che bisognerebbe sapere al riguardo prima di approcciarsi alla pratica.
Fatta questa doverosa premessa, esattamente come molte altre figure appartenenti al mondo magico - esoterico - anche il Mago e la Maga alchimisti utilizzano strumenti rituali, come anche simboli, amuleti e talismani, e lo fanno in un modo ben preciso.

Innanzitutto, sono consapevoli che gli strumenti sono al loro servizio, e non viceversa. Sembrerebbe una banalità, ma non è affatto così, poiché in molti tendono a delegare il potere allo strumento, mentre l'Alchimia insegna che è sempre l'individuo il perno di tutto.
Infatti, la bacchetta, il bastone, il calderone, i simboli tutti non esistono all'infuori della Coscienza del Mago e della Maga, ma ne sono permeati. E' l'Alchimista a dare allo strumento l'ordine - con amore e gratitudine - di agire secondo il proprio volere. L'oggetto di per sé può avere una vibrazione molto forte legata a un'eggregora (una forma-pensiero che esiste per espansione di coscienza), ma sono sempre il Mago e la Maga a dirigerla.
Ci sono poi anche oggetti come la spada, che l'Alchimista utilizza soprattutto dentro di sé, su un piano più sottile di quello fisico.
Prendiamo il Graal, per esempio. Oltre a tutto ciò che si conosce su questo oggetto leggendario, protagonista di magiche e rocambolesche ricerche, sono in pochi a divulgarne il carattere puramente simbolico. Potresti tu stesso divenire un cercatore del Graal o forse lo sei già, ma non lo sai. Perché in verità questo oggetto si trova là dove in pochi osano guardare: dentro di sé. Il calice della vita eterna e della conoscenza è presente in ognuno di noi, ma la sua ricerca - esattamente come nelle più avvincenti leggende - non è affatto facile e priva di insidie. Infatti, trova la vita eterna chi nella sua esistenza, tramite il lavoro interiore, riesce a identificarsi con l'Anima, la parte immortale di cui siamo costituiti. E' un'impresa ardua, e non significa che anche il corpo diverrà immortale. Tuttavia, chi trova il proprio Graal non potrà più temere la morte, poiché conoscerà l'infinità del suo Spirito.
