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Luglio

Aggiornamento: 20 giu 2022

Con l’arrivo di questo mese, il caldo si fa deciso e stabile. Tutto è immagine dell’abbondanza, coi campi e gli alberi carichi di ortaggi e frutti succosi.

Luglio si chiamava anticamente Iulius, in onore di Giulio Cesare che nacque in questo mese. Un nome poco poetico, rispetto a quelli di molti altri mesi dell’anno, ma non per questo meno ricco di tradizioni interessanti, legate soprattutto al mondo agricolo e campestre.

Il mese è associato al numero sette, che simboleggia un ciclo che si compie e il conseguente rinnovamento in positivo. Sette sono i giorni della settimana, i pianeti dell’astrologia tradizionale, le note della scala musicale. Sette sono pure le lettere che compongono l’acronimo alchemico VITRIOL (Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem). In Cina si ritiene che il numero sia legato alla vita della donna: a 7 mesi la bambina mette i denti da latte, a circa 7 anni li perde, in due volte sette anni le si apre la strada dello yin, ovvero raggiunge la maturità sessuale e a sette per sette, ovvero quarantanove, raggiunge la menopausa. Il sette è dispensatore di vita ed è la fonte di ogni cambiamento, difatti anche la luna modifica le sue fasi ogni sette giorni. Se si desidera cambiare qualcosa nella propria vita, dunque, Luglio è un mese propizio per farlo. Il sette rappresenta anche la totalità dello spazio e del tempo ed è il trionfo dello Spirito sulla materia. É numero di potenza, virtù e beatitudine.

Per i Celti l’8 luglio principiava il mese dell’Agrifoglio del calendario arboricolo Ogham. Dopo il Solstizio d’Estate siamo entrati nella metà oscura dell’anno e l’Agrifoglio è la pianta che dà il nome al sovrano di questi mesi che ci condurranno sempre più dentro noi stessi e che finirà per concentrare l’energia nelle radici e nel seme. Inizia, dunque, la lenta discesa del sole sull’orizzonte, le ore di luce cedono pian piano il passo a quelle di buio e oscurità, e anche la nostra energia, da questo momento in poi, sarà sempre più concentrata all’interno. Il Sole Bambino nato metaforicamente in noi col Solstizio d’Inverno è giunto alla sua essenza matura, alla pienezza dell’età adulta, che d’ora in poi stempererà in vecchiaia fino al prossimo Solstizio, quando si rinnoverà.

Tra le piante simbolo di luglio c’è sicuramente il grano, che già da giugno è divenuto protagonista di potenti riti arcaici che confluiranno, a fine mese, con la celebrazione di Lughnasad e Lammas, grandi feste del raccolto del mondo antico (per approfondire, puoi leggere l’articolo “Lughnasad e Lammas, feste del raccolto“). Il grano è simbolo del ciclo agricolo, rappresenta la vita e l’abbondanza, il sacrificio e la trasformazione, ed è il prodotto che più di ogni altro rappresenta la Madre Terra (per approfondire, puoi leggere l’articolo “Il pane di Lammas trasforma anche noi“).

La Grande Madre del Grano allestita per la festa di Triora Lammas 2018

E, a proposito di Dea Madre, in questo mese si celebrano due donne cristiane che molto hanno in comune con alcuni aspetti dell’antica divinità femminile. Il 22 luglio, infatti, è il giorno dedicato a Maria Maddalena, mentre il 26 a Sant’Anna.

La figura storica di Maria Maddalena è raccontata nei vangeli, nei quali ci viene detto che ella fu libe